Matilda Banchetti

Matilda è la project manager di Blueat. Sta terminando il corso di laurea di Ingegneria Gestionale presso la facoltà Alma Mater Studiorum di Bologna. È nata e cresciuta in una città di mare: Rimini. Il luogo in cui vive è significativo perché l’ha portata a comprendere a pieno quanto la pesca e il turismo balneare siano importanti per l’economia e la storia del suo paese.

“Il mare ha sempre fatto parte di me e non potrei neanche immaginare una vita senza una relazione costante con esso”.

Motivo per il quale ha conseguito il brevetto da sub ‘open water diver’ presso il Dive Planet Club Subacqueo della sua città. Ha scelto di partecipare a questo progetto proprio perché ne percepisce l’importanza e l’urgenza. Le specie aliene, così come la pesca intensiva, stanno letteralmente devastando i fondali italiani e secondo lei non si può più permettere che questo accada. Per impedirlo BluEat ha intenzione di spostare l’attenzione della domanda del mercato dalle tradizionali specie target alle specie aliene.

È una ragazza pragmatica, con una mente operativa e con una forte propensione alla praticità. Matilda è dinamica, brillante e riesce sempre a trovare soluzioni ai problemi semplici o complessi che siano.

Matilda ha voluto far parte del team Blueat soprattutto per la praticità della soluzione che propone. Ha sentito spesso parlare di piani volti a proteggere il nostro Pianeta, ma li ha sempre trovati più o meno astratti. Crede, invece, che alla base della start-up di cui fa parte, ci sia davvero un’idea concreta e risolutiva per una pesca finalmente sostenibile. Infine, reputa sia doveroso sottolineare che il progetto è una realtà formata da sole donne e questo la rende particolarmente fiera di parteciparvi. Sostiene fermamente che, in un ambiente in cui per le donne è così difficile affermarsi in ambito lavorativo, delle realtà come BluEat possano veramente fare la differenza.